Uno studio ha evidenziato la capacità dell’estratto di Inula viscosa di stimolare il suicidio delle cellule malate del cancro del colon-retto. L’Inula viscosa, oggi rinominata Dittrichia viscosa, è un’asteracea perenne, dai gialli capolini fioriti e dal tipico aroma. Questa pianta, coltivazione leader della Fattoria Attanasio, è di grande interesse scientifico. L’inula è nota già per le sue proprietà di bioestrazione, aumento della biodiversità, antimicotico, antigerminativo delle piante parassite, biostimolante e, a tutt’ora, sono in essere nuove sperimentazioni. Fra le proprietà dell’I. viscosa non dobbiamo di certo dimenticare quelle medicamentose, che la medicina popolare conosceva già empiricamente e ha tramandato nel corso delle generazioni.
Il seppuku cellulare
L’apoptosi (termine coniato nel 1972 da John F. Kerr, Andrew H. Wyllie e A. R. Currie a partire dal termine greco ἀπόπτωσις, apóptosis che indica la caduta delle foglie e dei petali dei fiori) è un processo naturale di morte programmata delle cellule. In modo ordinato e regolato, le cellule svolgono il loro lavoro e le loro funzioni, eseguendo le indicazioni riportate nel DNA.
Se dovessero sorgere problematiche (danni cellulari, infezioni, mutazioni) o per uno sviluppo normalmente differenziato dei tessuti o alla fine del loro ciclo vitale, le cellule programmano la loro morte attraverso un suicidio coordinato e preciso. Questo meccanismo ha l’obiettivo, soprattutto, di non diffondere un’eventuale problematica alle cellule circostanti e di non danneggiare le altre cellule.
Una sorta di seppuku cellulare per il benessere delle altre cellule. Purtroppo, anche il processo di apoptosi deve essere un meccanismo bilanciato ed equilibrato. Se l’apoptosi dovesse essere eccessiva e le cellule dovessero morire in maniera sporopositata, si avrebbero disordini di perdita cellulare (come avviene ad esempio in alcune malattie neurodegenerative, come la malattia di Parkinson); se le cellule dovessero interrompere il processo di apoptosi, si avrebbero fenomeni patologici come il tumore.
Cellule immortali
Le cellule tumorali smettono di effettuare la morte programmata attraverso l’apoptosi a scapito delle altre cellule e, quindi, dell’intero organismo. E’ stato evidenziato che alcune proteine, chiamate caspasi, hanno un ruolo chiave nell’apoptosi cellulare. Le caspasi sono necessarie alla cellula per compiere la morte cellulare programmata. Nei tumori, in cui l’apoptosi è inibita, l’espressione delle varie caspasi è generalmente diminuita. Successivamente le cellule tumorali possono evolvere in cancro, con effetti spesso funesti. Una delle patologie oncologiche più devastanti è di certo il cancro del colon-retto.
Il grande male
Il cancro del colon-retto (CRC) è una patologia con una grave incidenza globale e la terapia chemioterapica adiuvante è limitata da gravi effetti collaterali e dallo sviluppo di resistenze. Pertanto, la chemioterapia convenzionale non ha un beneficio coerente in termini di sopravvivenza globale. Sono quindi necessarie ulteriori terapie per combattere il problema della selettività e della farmacoresistenza nei pazienti con CRC. Si ritiene che i prodotti naturali abbiano attività antitumorale con elevata efficacia e minore tossicità. L’interesse verso la medicina tradizionale e le piante medicamentose ha portato alla scoperta di numerosi complessi fitoterapici. Più del 60% dei farmaci, attualmente in uso per la cura del cancro, sono stati isolati da prodotti naturali e molti di essi sono ottenuti da fonti vegetali.
La speranza nella ricerca
Alcuni studi hanno evidenziato la possibilità di indurre l’apoptosi cellulare nelle cellule cancerose. In particolare, in uno studio svolto nel 2019 dal Dipartimento di Biologia Umana, dell’ Università di Haifa e dell’ Università Bar-Ilanin, in Israele, sono stati evidenziati i benefici dell’estratto di I.viscosa nelle cellule del CRC. lo studio, in lingua inglese, è reperibile in rete ed è possibile leggerlo cliccando qui. Nell’esperimentazione, l’esposizione delle cellule tumorali del colon-retto all’estratto di I. viscosa riduce significativamente la vitalità cellulare in modo dose e tempo dipendente. Sono stati esaminati gli effetti dell’estratto di I. viscosa sulle cellule del CRC di origine umana, in cui si è stata indotta l’apoptosi cellulare. Inoltre, il potenziale effetto benefico dell’I. viscosa sulla crescita del tumore in vivo è stato valutato utilizzando topi trapiantati con adenocarcinoma del colon murino di topo: gli studi hanno rivelato che il trattamento con estratto di I. viscosa ha inibito la crescita del tumore nei topi.
La caccia alle proteine del suicidio
Per poter evidenziare le attività di induzione dell’apoptosi cellulare, i ricercatori hanno rilevato la presenza di caspasi nelle cellule neoplastiche trattate con estratto di I. viscosa. In particolare, attraverso un’analisi, detta Western blot, i biologi hanno diviso le proteine in base alla loro carica elettrica e al loro peso molecolare. Fra le proteine isolate, hanno notato la presenza di alti valori di caspasi, da cui possiamo dedurre che l’estratto di I. viscosa ha indotto la morte delle cellule del cancro del colon-retto, oggetto di studio.
La cura nello studio
La possibilità di trovare importanti aiuti nelle piante che ci circondano naturalmente è un’opportunità preziosa, che affonda le sue radici nello studio, nella comprensione dei meccanismi biologici e nel rispetto della biodiversità.
Un aspetto che ci porta sempre più a riflettere sul grande valore degli equilibri, fra noi e l’ambiente, che spesso custodisce in se la risposta ad interrogativi profondi. La distanza che ci divide dalla risoluzione dei grandi mali dell’umanità è strettamente legata all’impegno che investiamo per la libera e sana ricerca, unico mezzo che ci potrà trasportare verso la nuova era dell’umanità. In un futuro migliore che è tanto prossimo quanto necessario.
Bibliografia
Rinat Bar-Shalom, Margalit Bergman, Shlomo Grossman, Naiel Azzam, Lital Sharvit
e Fuad Fares: Inula Viscosa Extract Inhibits Growth of Colorectal Cancer Cells in vitro
and in vivo Through Induction of Apoptosis
John F. Kerr, Andrew H. Wyllie e A.R. Currie, Apoptosis: a basic biological phenomenon with wide-ranging implications in tissue kinetics, in British Journal of Cancer, vol. 26, n. 4, agosto 1972, pp. 239–257, DOI:10.1038/bjc.1972.33
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